mercoledì 26 giugno 2013

Danimarca ... la favolosa Fionia ti aspetta!

A Odense la parola d’ordine è fantasia, perciò la prima tappa è una visita alla casa dello scrittore H.C. Andersen, dove gli allestimenti ripercorrono la vita e la produzione dello scrittore. Un viaggio interattivo nella memoria e nel mondo delle fiabe. Nel 2013 per la prima volta la città festeggia il celebre cittadino con un festival a lui interamente dedicato dal 18-25 agosto. Un altro mondo incantato, fatto di paesaggi, ritmi e valori perduti si può trovare al Villaggio di Fionia, museo all’aperto dove è ricostruito l’ambiente di un villaggio danese tra il 1700 e il 1900, un percorso che si articola tra i 30 edifici trasportati qui da diverse zone della Fionia. In estate il villaggio è animato dagli abitanti, figuranti in costume, che raccontano della vita quotidiana nella campagna danese del XIX secolo.
E che dire dei luoghi fiabeschi per eccellenza… i castelli! La Fionia ne ospita ben 123, molti di questi aperti al pubblico per le visite e in alcuni casi anche per il pernottamento! Nel mezzo dell’isola si trova il più suggestivo dei castelli danesi, Egeskov, un romantico edificio circondato da un placido lago e da un bosco fiabesco. I più avventurosi potranno esplorare il parco dall’alto delle passerelle che a 15 metri di altezza collegano gli alberi oppure indossare l’armatura e avventurarsi come moderni Lancillotto nel nuovissimo percorso segway che si sviluppa su un'area di 1000m².
Gli amanti delle vacanze attive possono dedicarsi a un soggiorno sulle due ruote attraverso i morbidi paesaggi, esplorando le isole oppure per escursioni a piedi alla scoperta del sentiero dell’Arcipelago e delle colline di Svanninge Bakker, le cosiddette "Alpi" della Fionia.

Il contatto con la natura e il rispetto per l’ambiente sono dei temi molto cari a questa destinazione e nell’isoletta di Ærø, a Marstal, il turista può ammirare uno dei più grandi parchi di pannelli solari al mondo. L’isola, una piccola perla incontaminata dai ritmi di vita rilassati, è tra le 100 comunità di spicco al mondo che hanno l'obiettivo di diventare autosufficienti con la produzione di energia sostenibile.
Soprannominata “il giardino della Danimarca”, la Fionia produce anche una gastronomia da favola e sono numerose le opportunità di acquisti sostenibili di prodotti locali e biologici presso i negozi e chioschi delle fattorie.
Preparatevi a sorridere e a partire per una vacanza da favola… è sufficiente prenotare uno dei numerosi voli che da 12 città italiane in due ore collegano Copenaghen o Billund, poco distanti dall'isola. I collegamenti interni sono ottimi, il treno dall’aeroporto di Copenaghen arriva in Fionia attraverso lo Storebælt in meno di due ore. Oppure è possibile noleggiare un'auto e in poco più di un'ora raggiungere Odense da Billund.
Sul sito www.visitdenmark.it  troverete ulteriori informazioni e ispirazione per creare la vacanza ideale in una regione che segue i principi del buon vivere e il modello italiano del movimento Città Slow, di cui Svendborg, nel sud della Fionia, fa ufficialmente parte.
Dopo una vacanza in Fionia, qualunque sia la stagione o l’itinerario, una cosa è certa... tutti ripartiranno con il sorriso sulle labbra.

lunedì 24 giugno 2013

Tutte le sfumature ... verdi ... di una Praga sempre nuova

Pietre antichissime da secoli tenacemente saldate le une alle altre a regalare monumenti storici, un’aura di leggenda e magia dalle radici lontane, tradizioni impossibili da estirpare, atmosfere di ieri…
L’essenza stessa di Praga sembra essere quella di restare fieramente immobile nel passato, eppure c’è un momento, e ci sono luoghi, dove la città è un inno alla rinascita, alla natura che si risveglia e ne trasforma quel suo volto solo apparentemente immutato e immutabile.
Ne sono esempio i giardini del castello, i più visitati in assoluto. I Kralovska Zahrada, i giardini reali, circondano il cinquecentesco palazzo di re Ferdinando.
Il capolavoro verde, ora disegnato all’inglese ma per secoli coltivato secondo le mode delle varie epoche, si distende di fronte al padiglione.
Folti cespugli, rampicanti, geometrie verdi, vialetti e grandi chiome tra cui si intravvedono le guglie della cattedrale ... al centro del parco, una bella fontana rinascimentale “sonora” (l’acqua cadendo sul metallo produce un suono musicale).
Interessante anche la corte dei Leoni, dove venivano allevate le fiere, voluta da Rodolfo II, il cui destino si dice fosse legato a quello di un leone appunto. Una strega infatti avrebbe predetto la sua morte in seguito a quella di un leone del suo allevamento, quando la bestia morì, dopo tre giorni si spense anche l'Imperatore.
Tra le meraviglie del castello di Praga anche il Vigneto di San Venceslao, che circonda Villa Richter e che dopo il restauro del 2008 è meta di numerosi visitatori.
La leggenda vuole che si tratti del vigneto più antico di Boemia, piantato dallo stesso principe Venceslao, santo patrono di Cechia.
Splendidi anche i Palacove Zaharada, che accompagnano verso il quartiere Mala Strana, dove fanno bella foggia di sé i Ledeburska Zahrada.

Gli storici giardini di Ledebur, annessi all’omonimo palazzo e realizzati nel XVIII secolo, si presentano a terrazze, disposte in modo simmetrico e ordinato, orlate di balaustre, impreziosite di statue e fontane, collegate da scalinate e belle passeggiate.
Su tutto, terrazze e giardini pensili, domina il caratteristico padiglione pentagonale, spesso questi eleganti giardini offrono la loro cornice d’eccezione a manifestazioni, spettacoli e matrimoni.
Polmone verde della capitale, la collina di Letna, che degrada verso le acque della Moldava con vista sulla città e con lo storico non-monumento alla fine del regime (il basamento che ricorda dove sorgeva il monumento a Stalin, poi demolito), è ammantata dal parco Letenske Sady.
Il parco conserva il padiglione di Hanavsky, singolare struttura in stile neobarocco oggi sede di un ristorante, e la più antica giostra d’Europa.
Altra collina, altra oasi, la Petrinske Sady - riconoscibile per la torre panoramica che svetta sulla sua sommità con una spiccata e non casuale somiglianza con la Torre Eiffel - aprì il suo parco al pubblico nel XIX secolo,  dove ai tempi di Carlo IV crescevano le vigne del re e a partire dal 1600 i giardini delle residenze nobiliari del quartiere Mala Strana.
Oltre alla miniatura del monumento simbolo di Parigi, da scalare per una vista a 360° su Praga, il parco regala attrattive come il Labirinto degli Specchi, l’osservatorio Stefanik raggiungibile con la funivia, il medievale muro della fame costruito dai poveri in cambio di cibo, il belvedere e un profumatissimo giardino di rose.
Per gli appassionati, da non perdere nemmeno una visita al Botanicka Zahrada, uno dei due giardini botanici di Praga, che offre un percorso di profumi, colori e suggestioni nella flora di mezzo mondo.
Particolarmente graditi al pubblico il giardino giapponese e Fata Morgana, la serra tropicale.
La città va però soprattutto fiera della vigna di Santa Chiara, parte del giardino è patrimonio storico nazionale, essendo un monumento verde al passato di viticoltura della capitale.
Il Pruhonicky Park, ospita l’Istituto di Botanica dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca.
Con una collezione di piante autoctone ed esotiche, per un totale di 1800 taxa, il parco ha grande rilevanza scientifica.
Vi si ammirano dal comune rododendro a specie rarissime. C’è anche un giardino alpino.

giovedì 20 giugno 2013

SANTI E UOMINI - DES SAINTS ET DES HOMMES

Dal 29 giugno al 22 settembre il Museo Diocesano di Susa ospiterà la mostra “Santi e Viaggiatori”, che sarà incentrata sulla figura dei santi nel tardo Medioevo e esporrà alcuni capolavori provenienti dalle collezioni del Museo Nazionale Svizzero di Zurigo e da musei di Aosta, Novara, Acceglio.

Al giorno d’oggi viaggiare è una cosa normale, tuttavia non si possono escludere il pericolo, la fatica e l’avventura. I viaggiatori si premuniscono con farmaci e assicurazioni contro i rischi del viaggio.
Nel Medioevo l’attraversamento delle montagne rappresentava invece una vera sfida: era il viaggio della vita. Per questo motivo ci si assicurava la protezione celeste invocando determinati santi, ai quali spesso erano intitolate chiese e ricoveri lungo la via e, molto spesso, gli stessi valichi alpini principali.

Il rapporto tra santità e viaggio attraverso le Alpi nel Medioevo sarà dunque il cuore dell’esposizione segusina e in particolare saranno analizzate le figure di alcuni santi che furono investiti di un ruolo tutelare in rapporto alle vie di comunicazione alpine.
Il percorso espositivo sarà articolato su tre devozioni, a cominciare da San Bernardo d’Aosta, il cui culto si diffuse all’interno di un’area compresa tra la pianura novarese e l’arco alpino.
La figura di San Cristoforo permetterà, invece, di considerare questa tipologia di santità in rapporto al contesto europeo sulla base dell’antichità del suo culto e della grande risonanza che questo santo ebbe nell’immaginario collettivo medievale.
Infine, il culto di San Gottardo di Hildesheim permetterà di evidenziare come, anche a livello devozionale, gli scambi tra il versante settentrionale e quello meridionale delle Alpi furono ricchi di conseguenze.
La mostra di Susa si inserisce in un più vasto progetto internazionale che vede coinvolti musei italiani, francesi e svizzeri, accomunati dall’essere ubicati nelle terre dell’antico Ducato di Savoia.
Il gruppo di lavoro, nato nel 2002 e denominato Sculpture médiévale dans les Alpes, ha strutturato il progetto espositivo in sei mostre, che esplorano le diverse sfaccettature del culto dei santi, sia quelli universalmente riconosciuti sia quelli caratterizzati da un culto importante a livello regionale, svelando un aspetto importante della società medievale alpina.
Il Museo Nazionale Svizzero, la Fondazione Torino Musei e il Musée Savoisien sono partner del progetto.

Per l’occasione è stato pubblicato (sia in versione italiana che francese) un catalogo riccamente illustrato e curato dal gruppo di lavoro.
Quest’ultimo, in particolare, ha deciso di definire un comune scenario declinato su sei luoghi che presentano ciascuno una parte della tematica legata al culto dei santi.
Accanto alla mostra di Susa, il Museo di Storia del Vallese a Sion si interroga sul rapporto tra santità e politica, analizzando la figura di San Maurizio, patrono dei Savoia e delle dinastie imperiali, e quella di San Teodulo, figura centrale della conquista del Basso Vallese savoiardo.
Il Museo di Arte e di Storia di Ginevra si concentra su San Pietro, patrono della città e della diocesi di Ginevra, oltre che sulle sante eroiche più venerate nel ducato: Barbara, Maria Maddalena, Caterina e Margherita.
Il Museo del Castello di Annécy affronta il culto di Sant’Antonio abate, assai sviluppato sia nel versante francese che in quello italiano delle Alpi.
Il Museo del Tesoro della cattedrale di Aosta riflette sui culti locali dei Santi Grato, Orso e Eldrado, diffusi nell’arco alpino occidentale.
In più, il Museo savoiardo di Chambéry espone, durante lo stesso periodo, molte sculture del territorio savoiardo recentemente restaurate.

L’intero progetto espositivo è frutto di un lavoro comune e condiviso tra gli enti partecipanti al gruppo di studio che ha consentito, anche in questo periodo di grave crisi economica, di non interrompere la ricerca e di valorizzare il patrimonio artistico alpino ottimizzando e ripartendo le risorse tra i partners, offrendo alle comunità una qualificata opportunità di crescita culturale.



Museo Diocesano di Susa
via Mazzini, 1
“Santi e Viaggiatori”
29 giugno - 22 settembre 2013
Lunedì 15-18
Martedì - sabato 10-12 / 15-18
Domenica 15-18
Le altre sedi e date delle mostre:

Genève

«Ferveurs médiévales»
31 mai – 22 septembre 2013
Sion
«Saint et politique»
17 mai – 22 septembre 2013
Annecy
«Ferveurs médiévales»
7 juin – 22 septembre 2013
Aosta
“Sacerdoti, vescovi, abati”

28 giugno – 22 settembre 2013
Chambéry
«Sculptures médiévales de Savoie»
3 mai – 31 décembre 2013

mercoledì 19 giugno 2013

Un’estate “italiana” …e non solo, con Venere.com

Venere.com svela i trend di prenotazione dei nostri connazionali


Estate 2013? Non si può negare che gli italiani siano frenati dal clima di crisi che si respira in questo periodo ma è anche vero che quando si tratta di vacanze ai nostri connazionali proprio non piace rinunciare!
Venere.com, lo specialista europeo dell’accomodation online, ha analizzato i dati di prenotazione degli italiani in relazione alle prossime vacanze estive che ripercorrono un po’ le tendenze già rilevate nel precedente periodo di vacanze pasquali.
In generale, i dati mostrano una tendenza dei clienti, nazionali ed internazionali, a ritardare le tempistiche di prenotazione, affidandosi sempre di più al last minute, dovuto soprattutto all’incertezza creata dall’instabilità economica e politica del paese. Ovviamente ciò si riflette su una sempre maggiore attenzione alla disponibilità di offerte e ai prezzi, per cui gli italiani mostrano una scelta più coscienziosa e oculata nello spendere per le proprie vacanze.
Rispetto all’anno scorso, ad oggi si nota una leggera flessione in termini generali delle prenotazioni alberghiere. Gli italiani che hanno effettuato prenotazioni attraverso Venere.com per il periodo estivo, hanno scelto diverse destinazioni intorno al mondo ma privilegiando quelle a breve e medio raggio.
Le Top Destination, rimangono le grandi città Roma – Parigi – New York – Londra, ma ovviamente anche le località di mare, principale meta del mercato nazionale ed internazionale. Tendenzialmente gli italiani rimarranno soprattutto in Italia, in vista di una vacanza al risparmio ma a cui decisamente non si vuole rinunciare.
Il trend generale è di una leggera flessione del mercato ma, come si evince dai dati, i nostri connazionali, pur scegliendo periodi di vacanza più brevi, non rinunciano alla qualità. In termini di durata media dei soggiorni, infatti, i dati non mostrano particolari cambiamenti e che quindi gli italiani viaggiano allo stesso modo dell'anno procedente: le prenotazioni per le vacanze estive 2013 sono state pari in termini di notti rispetto al periodo speculare.
Anche la spesa media dei soggiorni per notte è rimasta pressochè invariata, sintomo di una volontà e un’attenzione sempre accurata verso la qualità dei servizi, su cui gli italiani diffilmente accettano compromessi.
Insomma, ancora una volta gli italiani mostrano di essere un popolo dalle scelte oculate, preoccupati dalla crisi, e per questo alla ricerca delle offerte value for money, ma non tanto da rinunciare alle tanto meritate vacanze!
E quest’anno le novità non mancano… territori finora inesplorati, mete originali e diverse!
Tra le località che hanno visto una forte crescita di richiesta c’è l’area della Langue Doc in Francia; considerata parte integrante della Provenza, questa regione ricca di caratteristici paesini medievali e di scorci paesaggistici da mozzare il fiato, è cresciuta rapidamente tra le preferenze degli italiani che qui cercano relax, cultura, natura e buona cucina!
E che dire di Turkbuku in Turchia? Splendida località sulla costa dell’Egeo con un mare da spettacolo e una vita notturna molto vivace; e poi Patmos e Simi in Grecia, due piccole isole ricchissime di storia e con una natura incontaminata dove poter trascorrere momenti di assoluto piacere, lontano dalle classiche località solitamente prese d’assalto dai turisti.
E allora…è tempo di prenotare con Venere.com per una vacanza a tutto divertimento e senza pensieri!

martedì 18 giugno 2013

Danimarca ... La nave vichinga più grande del mondo viene esposta a Copenaghen

Il mondo dei vichinghi – culture in contatto
Museo Nazionale, Copenaghen

La nave vichinga più lunga del mondo fa parte dell’esibizione straordinaria del Museo Nazionale danese, VIKING, in mostra al museo a Copenaghen dal 22 giugno al 17 novembre 2013.
Nel 2013 per la prima volta, la nave vichinga più grande al mondo sarà esposta nell'ambito di una mostra straordinaria al Museo Nazionale di Copenaghen.
La nave è l’attrazione più importante dell’esibizione VIKING, la più ampia sui vichinghi del Museo Nazionale negli ultimi venti anni e sarà esposta al Prinsens Palæ a Copenaghen dal 22 giugno al 17 novembre 2013.
L'imbarcazione era una nave da guerra che poteva ospitare fino a 100 guerrieri e faceva probabilmente parte di una flotta reale. Quasi un quarto della nave era ancora intatto quando è stata ritrovata nel 1997 nel porto di Roskilde (originariamente era lunga 37 metri) e per la mostra è stato creato un modello completo.
Lo scopo della mostra è di presentare una nuova ricerca e nuovi ritrovamenti sui vichinghi nel periodo che va dalla metà dell’ 800 all’1100.
L’esposizione toccherà vari temi tra cui fede e rituali, espansione e guerra, potere e aristocrazia e contatti culturali/scambio sempre con il pensiero sulla nave come mezzo di trasporto; nave da guerra, simbolo di potere e finalmente il naufragio come metafora di fine e morte.
All’esibizione saranno esposti oggetti provenienti da musei di ben 12 paesi europei.
L’esibizione includerà un numero di ritrovamenti recenti e unici mai esposti prima, così come oggetti mai prima inclusi in un’esibizione transculturale. In mostra un tesoro d’oro e d’argento proveniente dallo Yorkshire in Inghilterra e altri reperti trovati in Russia e Norvegia.
La fede vichinga e la sua mutazione sarà illustrata attraverso una serie di straordinari idoli e ci sarà posto anche per una croce reliquaria ritrovata solo pochi mesi fa. L'essenza vichinga emergerà attraverso il loro modo di vedere se stessi e l’esibizione includerà alcuni dei famosi pezzi degli scacchi provenienti da Lewis in Scozia modellati come guerrieri vichinghi.
Sarà anche possibile cogliere la feroce natura del guerriero vichingo attraverso una vasta selezione di armi, incluso uno dei pochi elmi ritrovati.
Con la mostra il Museo Nazionale vuole cogliere l’occasione di presentare un’immagine moderna e variegata del vichingo globalizzato. Durante il periodo vichingo, infatti, la Scandinavia non era isolata dal resto del mondo. I vichinghi erano attratti dalla conoscenza e dalla cultura del mondo esterno che approcciarono con metodi, più o meno, pacifici.


La nave del re


I vari temi dell’esibizione ruoteranno intorno all’imbarcazione a conferma del fatto che alla base del successo dei vichinghi vi fossero le navi e l’arte della navigazione.
Le navi permisero ai Vichinghi di avventurarsi nel mondo globalizzato e navigare era un importante metodo di comunicazione che legava le varie comunità vichinghe. Grazie alle loro famosi imbarcazioni furono in grado di viaggiare attraverso quattro continenti, colonizzare l’Islanda e la Groenlandia per poi raggiungere l’America. Inoltre, viaggiando per i mari i vichinghi intrapresero scambi commerciali con il Medio Oriente, l' Impero bizantino e persino Cina.
Le navi da guerra così lunghe consentirono ai vichinghi di trasportare armate così consistenti da permettere ai re di conquistare l’Inghilterra e creare un impero nel mare del nord. La nave era allo stesso tempo uno status symbol a dimostrazione della potenza dell’aristocrazia.
Con l’esibizione il Museo Nazionale si prefigge di presentare un’immagine moderna e variata dei vichinghi globalizzati. Durante il periodo vichingo la Scandinavia non era isolata dal resto del mondo. I vichinghi sapevano che c’era un mondo intorno e erano attirati dalla conoscenza e la cultura dal mondo che approcciarono sia con mezzi pacifici sia più bellicosi.



VIKING è stata organizzata dal Museo Nazionale di Danimarca, Il British Museum a Londra e il Museo für Vor und Frühgeschichte – Staatliche Museen zu Berlin, dove l’esibizione arriverà nel 2014 e 2015.
L’esibizione è supportata a Copenaghen da A.P. Møller og Hustru Chastine Mc-Kinney Møllers Fond til almene Formaal (la fondazione Møller), Augustinus Fonden (la fondazione Augustinus) e Bikubefonden (la fondazione Bikuben).


Informazioni sulla mostra:
VIKING si estenderà su 1.000 m2 nella sala d’esibizione, Egmonthallen al Museo Nazionale.
L’esibizione sarà aperta al pubblico il 22 giugno e rimarrà fino al 17 novembre 2013.
Dalla primavera 2014 l’esibizione sarà al British Museum a Londra e dal 10 settembre 2014 al 4 gennaio 2015 l’esibizione sarà al Martin-Gropius-Bau a Berlino.

martedì 11 giugno 2013

Salisburghese …non esiste formaggio senza cultura!


Una vacanza nel Salisburghese significa vivere momenti indimenticabili, dopo una gita con la famiglia, durante un tour in bicicletta o pregustando il piacere di un’escursione gastronomica.
Quest'estate c'è molto da scoprire: dalla strada panoramica più famosa delle alpi, la Grossglockner Hochalpenstrasse, alla grotta di ghiaccio più grande del mondo a Werfen fino alle maggiori cascate d’Europa a Krimml.
Inoltre con la SalzburgerLand Card potete visitare 190 attrazioni turistiche gratuitamente, e grazie alla gratuità a partire dal terzo figlio (fino ai 15 anni) è particolarmente vantaggiosa per le famiglie.
Tra le varie opportunità per passare una giornata diversa dal solito vi segnaliamo la via del gusto per chi ama i formaggi.
La cultura determina il gusto, e anche il formaggio appartiene alla cultura del gusto, sia per una rustica merenda al tagliere, sia per un saporito spuntino o un intermezzo durante un menu gourmet.
Nel Salisburghese il formaggio è tenuto in grande considerazione.
Dal "Pinzgauer Bierkäse" (formaggio alla birra del Pinzgau) al "Tennengauer Almkäse" (formaggio di malga del Tennengau) o dal "Flachgauer Heumilchkäse" (formaggio al fieno del Flachgau) agli speciali formaggi di capra del Lungau.
Con passione instancabile per la qualità, nel Salisburghese vengono create sempre nuove specialità casearie.


La via del gusto per chi ama degustare i formaggi


Caseificio Salzburger Käsewelt
Moos 1
5205 Schleedorf
+43 (0)6216 4198
Nel biocaseificio didattico con gastronomia tutta da gustare, grandi e piccini possono provare a produrre il formaggio e ottenere il diploma di casaro. Specialità acquistabili al negozio: Emmental naturale, formaggio di montagna naturale, formaggio fresco, formaggio di malga e molto altro.


Kaslöchl
Hagenauerplatz 2
5020 Salisburgo
+43 (0)662 844100
In questo negozio di soli 7 m² trovate una vastissima scelta di 100-150 formaggi speciali, sia locali, sia internazionali.


Caseificio Stoffbauer Eisl
Farchen 24
5342 Abersee / St. Gilgen
+43 (0)6227 3234 0
Azienda agricola con malga di proprietà. Specialità: formaggio di pecora di Abersee, formaggio di pecora del lago Wolfgangsee in forma di rotolini avvolti da erbe aromatiche o spezie.


Caseificio del villaggio Pötzelsberger
Waidach 27
5421 Adnet
+43 (0)6245 83228
Dal 1886 il caseificio produce raffinate specialità: Adneter Dorfkäse, formaggio magro, Bauernkäse, Alpenperle, Magdalenenkäse e formaggio affumicato Rauchkuchlkas -tutto bio. Tutti i formaggi di Adnet vengono stagionati in vecchie cantine in pietra. Agricoltura biologica.

Fürstenhof
Kellau 15
5431 Kuchl
+43 (0)6244 6475
La fattoria biologica produce 16 diverse varietà di formaggio del Tennengau. Alcune specialità: formaggio fresco, formaggio in conserva, formaggio molle, formaggio alla birra (Bierkäse), Camembert, Brie, formaggio da affettare, latticini vari tra cui l'aceto di siero di latte e i bagni al siero di latte. Agricoltura biologica.


Zur Sonnleitn
Schratten 27
5441 Abtenau
+43 (0)6243 28813
Nel villaggio di baite sopra Abtenau si trovano un caseificio, un negozio e una trattoria con cucina regionale. Le baite contadine ricche d'atmosfera invitano a trascorrere vacanze magnifiche.


Winterstellgut
Braunötzhof 4
5524 Annaberg-Lungötz
+43 (0)6463 60078 0
Dalla terrazza si gode una vista superba sul monte Bischofsmütze e al ristorante si gustano piatti raffinati della cucina austriaca. L'offerta è completata dalla forneria, dall'orto e dalle scuderie dei cavalli avelignesi.


Tennengauer Käsealmen
Langfeldhütte-Loseggalm
+43 (0)664/9576157
La fatica dell'ascesa viene ricompensata alle malghe del formaggio del Tennengau con un magnifico panorama alpino. Per ritemprare il corpo ci sono le prelibatezze fatte in casa: vari tipi di formaggio, speck, pane, burro e ricotta.


Schweizerhütte presso l'hotel alpino Arthurhaus
5505 Mühlbach
+43 (0)6467 7202
Sempre di buon umore, il casaro Pauli ha già vinto vari premi con le sue creazioni di formaggio. Specialità: Mandlwandkäse, mozzarella montanara, ricotta e latte. Fonduta di formaggio a lume di candela nell'accogliente stube del rifugio.


Gastronomia Hiasnhof - Specialità casearie Naynar-Lanschützer
Nr. 31
5571 Göriach
+43 (0)6483 219
L'aria profumata del Lungau caratterizza le specialità casearie prodotte all'Hiasnhof: formaggio di latte crudo vaccino e di capra, formaggio fresco, formaggio a pasta dura, Tilsit, Münster e Camembert del Lungau. Il formaggio di capra può essere avvolto in foglie di angelica silvestre o santoreggia, ricoperto di cenere di larice, aghi di ginepro, pepe o uvetta.


Gastronomia Lumpi
Seegasse 6
5700 Zell am See
+43 (0)6542 72500
Qui si trovano specialità regionali per tutti i gusti: pane "Glocknerbrot", salmone alpino, speck, salumi affumicati di cervo, burro contadino, formaggio "Pinzgauer Bierkäse" fresco di malga, conserve di frutta e verdura, canederli di speck e formaggio fatti in casa e distillati pluripremiati locali.


Schwaigerlehen-Berngarten
Nr. 14
Stuhlfelden
+43 (0)6562 5118
Il cuore di questa originale casa contadina del Pinzgau è il vecchio affumicatoio con il camino a focolare aperto. Qui, previa prenotazione, vengono cucinati menù da più portate oppure i "Kasnocken" (gnocchi di formaggio). Prodotti agricoli coltivati in proprio e cacciagione della riserva privata.


Negozio di gastronomia Finstermann
Obstmarktstraße 1
5760 Saalfelden
+43 (0)6582 72310
L'assaggiatrice di formaggi Elisabeth Finstermann è annoverata tra i maggiori esperti austriaci di formaggio. Nel negozio si possono acquistare ca. 100 qualità casearie, soprattutto del Pinzgau, oli spremuti a freddo, aceto e alcune specialità quali una salsa di senape piccante per i formaggi.


Kallbrunnalm
oberhalb von Pürzelbach
5093 Weißbach
+43 (0)6584 7272
Questa zona d'alpeggio, tra le più belle d'Austria, viene gestita da contadini della Baviera e del Pinzgau. Nella baita da cartolina con terrazza soleggiata, escursionisti, alpinisti e biker trovano una cordiale ospitalità e deliziosi prodotti di malga.

photo credits :
Käse, © SLT, Käselaibe

venerdì 7 giugno 2013

Rep.Ceca - Assaggiare la regione di Pilsen...

La regione di Pilsen organizza ogni anno in diverse città europee presentazioni mirate al sostegno del turismo.
Lo scopo è far conoscere alle aziende e agli specialisti del settore la storia, bellezze naturali, monumenti storici e manifestazioni culturali presentando la regione più occidentale della Repubblica Ceca come una destinazione turistica di richiamo.
In Italia le manifestazioni di questo genere hanno già avuto luogo a Roma, a Bergamo e a Milano riscuotendo un grande successo, quest´anno è stato scelto il Trentino, non soltanto per la sua vicinanza geografica, ma anche perchè tra le due regioni già esistono tanti legami storici e culturali.
Il centro naturale della regione è la citta di Pilsen, caratterizzata da una ricca storia culturale, che ci ha lasciato in eredità numerosi monumenti storici importanti.


Vi troviamo inoltre le testimonianze di una tradizione di produzione industriale sviluppata, come sono la fabbrica Skoda e la birreria di fama internazionale Pilsner Urquell.
Tutto questo insieme alle vaste e diverse attività culturali costituisce il motivo per cui alla città di Pilsen è stata conferita una denominazione di prestigio: il titolo della Capitale europea di cultura 2015.
Un altra località interessante della regione di Pilsen, per i visitatori, è Chodsko, dove gli usi e costumi tradizionali vivono ancora: vengono mantenuti importanti elementi di folclore, come il dialetto particolare, il costume popolare tradizionale, la musica di cornamusa e l´artigianato tipico.
La stessa delegazione di Pilsen guidata dal vicepresidente della regione Jiri Strucek si presenterà vestita di costumi popolari della zona di Chodsko.

I visitatori potranno ascoltare brani di musica di cornamusa e saranno invitati ad assaggiare le specialità gastronomiche locali.
Quelli che vogliono sperimentare il sapore di „utopenci “ e „koláče“ oppure godersi una bevuta di famosa birra Pilsner Urquell, sicuramente non si faranno sfuggire questa occasione particolare.
Tutte le informazioni più precise sulla regione di Pilsen si trovano sul sito ufficiale www.touristparadise.com

lunedì 3 giugno 2013

Svezia ... è uscito il nuovo romanzo di Camilla Läckberg, “Il Bambino segreto” ambientato a Fjällbacka


È appena uscito in italiano il nuovo romanzo di Camilla Läckberg, “Il Bambino segreto”, ambientato nel pittoresco paesino Fjällbacka sulla costa occidentale della Svezia, un’ora e mezza di auto a nord di Göteborg.
Il bambino segreto è il quinto episodio della serie della scrittrice Erica Falck e il comissario Patrik Hedström (editi da Marsilio), un successo di oltre 12 milioni di copie nel mondo e 700.000 vendute in Italia.
Dal primo romanzo La principessa di ghiaccio, vincitore in Francia del Grand Prix de Littérature Policière, sarà ora realizzato un film per il grande schermo.
Le vicende dei romanzi si svolgono tutte a Fjällbacka, che è anche la città natale della Läckberg.

È qui che la Läckberg ha trascorso un’infanzia idilliaca tra le case di legno colorato, giocando su assolate scogliere e scrivendo avvincenti storie di crimine, fin dalla più tenera età.
I suoi romanzi riflettono la Fjällbacka moderna e diversi eventi legati alla storia del paese, in cui pesca e aringhe giocano un ruolo molto importante. Quest’estate ci sono nuovi tour tematici su Camilla Läckberg e la storia di Fjällbacka che mostreranno ai fan esattamente i luoghi dove si sono svolte molte delle scene della fiction.
I tour in inglese durano 1,5-2 ore ed è possibile svolgerli in gruppi a partire da 6 persone per un costo di 17 euro a persona, prenotare tramite gli hotel di Fjällbacka o tramite l’organizzazione delle guide di Fjällbacka, info@fjallbackaguider.se.
Per chi ama la vista dall’alto si raccomanda una passeggiata sulla cima di Vetteberget che sovrasta il paese e che offre una strabiliante panoramica dell’arcipelago.
I motivi per trascorrere un soggiorno a Fjällbacka sono tanti. Attorno a Fjällbacka si trova un arcipelago mozzafiato di isole di rocce di granito, perfetto gite in barca, escursioni in kayak di mare e safari ai frutti di mare. Col battello M/S Mira si parte per pescare gamberi per poi prepararli e asseggiarli nella rimessa per barche del pescatore.
Da non perdere poi i piatti di pesce e crostacei serviti sulla terrazza sul mare dell’hotel e ristorante Stora Hotellet Bryggan.
Fjällbacka è inoltre la porta d’ingresso alle isole più occidentali della Svezia, la riserva naturale Väderöarna, dove ad attendere il visitatore ci sono passeggiate tra le rocce, avvistamento di colonie di foche e, perché no, gustare una calda zuppa di pesce presso la pensioncina Väderöarnas Värdshus?
Pochi chilometri a nord di Fjällbacka, a Tanum, si trovano poi delle interessantissime incisioni rupestri dell’età del bronzo, Patrimonio dell’Unesco.

Fjällbacka ha un legame anche con la mitica attrice svedese Ingrid Bergman, che dal 1958 trascorreva le proprie vacanze sull’isola di Dannholmen, definendolo ’il mio posto sulla terra’.
Dopo la sua morte, nel 1982, le sue ceneri sono state sparse nelle acque intorno all’isola.
Nella piazza del paese che, in suo onore è stata rinominata piazza Ingrid Bergman, si erge una statua in sua memoria.
Come arrivare
Per raggiungere Fjällbacka dall’Italia si vola su Göteborg con Ryanair da Orio al Serio (Bergamo) 3 volte alla settimana e da Roma (Ciampino) 2 volte a settimana; con Norwegian da Roma (Fiumicino) volo diretto o con uno stop; con SAS si raggiunge Göteborg via Copenaghen ogni giorno da diversi aeroporti italiani.
Il modo più veloce per arrivare da Göteborg a Fjällbacka è in macchina (1 h30 min). Se non si possiede un’auto, la cosa migliore è prendere un treno fino a Uddevalla oppure fino a Dingle e da lì un autobus fino a Fjällbacka.
Photo credits :
Hans Schub,Bingo Rimer, Lisa Nestorson